Quesito nr. 1
Abolizione del voto congiunto obbligatorio: consente di eleggere direttamente i candidati nei collegi uninominali che, quindi, non sarebbero imposti dalle segreterie di partito; oggi, infatti, il candidato uninominale è eletto grazie ai voti dati alle liste collegate. Inoltre, si abolisce la ripartizione sulle liste plurinominali del voto dato al solo candidato uninominale e viceversa. Oggi, il voto non è libero, non è diretto e non è uguale.
Quesito nr. 2
Abolizione delle soglie di sbarramento: per ridurre la dispersione di voti e garantire maggiore pluralismo; alle ultime elezioni, circa 4 milioni di voti validi non hanno partecipato alla ripartizione dei seggi.
Quesito nr. 3
Abolizione di ogni privilegio nella raccolta delle firme per la presentazione dei candidati: tutte le liste saranno alla partenza in condizione di parità nella competizione elettorale; l'ingiusto privilegio concesso sinora ai partiti già presenti in Parlamento mette in condizioni di svantaggio chi vorrebbe entrare in Parlamento.
Quesito nr. 4
Abolizione delle pluricandidature: riduce il potere degli apparati di partito nel predeterminare la composizione del Parlamento e favorisce la presentazione di candidati che siano espressione del proprio collegio naturale.
Inoltre, il Comitato Referendario invita a firmare la Legge d'iniziativa popolare per introdurre la preferenza nei collegi plurinominali di Camera e Senato.
Data fine raccolta firme: 05 settembre 2024
Chi vuole sottoscrivere una proposta di legge di iniziativa popolare o una proposta di referendum può farlo presso l'Ufficio Anagrafe (aperto tutti i giorni lavorativi dalle ore 8.30 alle ore 12.30 "fino al 30/06/2024 chiuso nelle giornate di Mercoledì e Venerdì").