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TARES: comunicazione dell'Amministrazione Comunale

TARES : comunicazione dell’Amministrazione Comunale di Novafeltria

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE CONTRO L’IMPOSTAZIONE DELLA TARES

 

 

In relazione alle bollette TARES pervenute in questi giorni alle famiglie ed alle attività economiche, l’Amministrazione Comunale di Novafeltria  informa la cittadinanza che:

1)      la TARES è stata introdotta da specifiche norme legislative nazionali;

2)      eventuali, possibili, errori materiali nelle bollette saranno immediatamente rettificatì;

3)      l’ufficio tributi del Comune, a decorrere da lunedì 26 agosto 2013 sarà aperto tutti i giorni feriali dalle ore 8:30 alle ore 13:00 per fornire agli utenti tutte le informazioni richieste;

4)      il Consiglio Comunale di Novafeltria, unanimemente, nella seduta del 24/07/2013, ha condiviso un documento contro l’impostazione della TARES che si riporta integralmente di seguito tra virgolette:

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI NOVAFELTRIA CONTRO L’IMPOSTAZIONE DELLA TARES:

“La TARES, tributo comunale sui rifiuti e servizi, è stato istituito dal decreto legge n. 201/2011 in tutti i Comuni del territorio nazionale, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni; il tributo, che a partire dal 1 gennaio 2013 sostituisce la TARSU (tassa comunale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e la TIA (tariffa comunale di igiene ambientale) è dovuto da chiunque possieda, occupi o detenga, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

La superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano nelle categorie A, B e C, assoggettabile al tributo, è costituita da quella calpestabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati.

Il Comune deve approvare un apposito regolamento per l'applicazione della tassa, stabilendo i parametri per la modulazione delle tariffe e di eventuali riduzioni o esenzioni. Si prevedono aumenti medi preoccupanti, attorno al 25-30 %, in certi casi limite fino al 700  %.

Tutti i Comuni versano, attualmente, in situazione di estrema difficoltà a redigere bilanci di previsione che siano, da una parte, puntuali e rispettosi delle normative, dall’altra, che consentano il mantenimento in essere dei servizi già istituiti sul territorio e strumentali alla quotidianità delle popolazioni che lo abitano.

 

In questo particolare momento di crisi economica generalizzata, con cittadini e attività produttive e commerciali in forti difficoltà finanziarie, in cui assistiamo impotenti alla chiusura di aziende sul nostro territorio, che generano gravi ripercussioni sui lavoratori e sui loro familiari, a cui si aggiunge il grave problema della disoccupazione giovanile che pesa in maniera preoccupante ogni ulteriore impegno economico da tassazione diventa determinante ai fini di un dissesto economico sia familiare che aziendale;

 

La situazione appare particolarmente preoccupante se si tiene in considerazione che :

-   nell’ultimo trimestre del 2013 potrebbe entrare in vigore anche l'aumento di un punto dell'aliquota IVA ordinaria dal 21 % al 22 %, e questo andrà ad aggravare ulteriormente il costo della vita;

-   per l’anno 2013 la disciplina dell’IMU oltre a disporre un aumento dei moltiplicatori da 60 a 65 prevede che il gettito derivante dagli immobili produttivi classificati nel gruppo catastale D sia riservato allo Stato, ad aliquota standard dello 0,76 %, con la sola possibilità di aumento sino all’1,06 %.  Il tutto per una maggiore entrata di circa 5 miliardi di euro a carico delle società ed aziende proprietarie di detti immobili;

-   così come strutturata la Tares rischia anche di disincentivare i comportamenti virtuosi maturati in ampie aree del nostro Paese, mandando a monte anni di lavoro di Comuni ed Enti di gestione dei rifiuti orientata ad una migliore efficienza ambientale. L’introduzione della maggiorazione minima di 30 centesimi al metro quadro, commisurata ai metri quadrati posseduti, comporta una distorsione della tariffa puntuale per i Comuni che da molti anni hanno sperimentato ed attivato avanzate modalità di raccolta dei rifiuti per incentivare la raccolta differenziata.

 

Per tutte queste ragioni chiediamo al Governo ed all’A.N.C.I. - Associazione Nazionale Comuni Italiani:

a)      di sollecitare un provvedimento finalizzato ad una profonda rivisitazione della Tares, in vista del riordino della disciplina, in primo luogo per quanto concerne la maggiorazione degli 0,30 € da versarsi allo Stato per quel che riguarda i servizi indivisibili, visto che dovrebbero essere già coperti dell’addizionale comunale Irpef e dall’Imu e che quindi tale maggiorazione ha il solo effetto di incrementare il prelievo su famiglie ed imprese senza alcun miglioramento dei servizi, anche alla luce del fatto che essa sarà incassata dallo Stato;

b)      una modifica dei coefficienti di cui al DPR 158/99 per consentire ai Comuni una maggiore possibilità di determinazione del tributo, anche con riferimento alle utenze non domestiche, ed in particolar modo per le categorie che risultano particolarmente penalizzate;

c)      a seguito della contingenza economica del momento, che sia consentita ai Comuni la possibilità di procedere, per le sopra indicate categorie, ad una ricalibratura del tributo in funzione dell’attività svolta, della localizzazione e del volume di affari delle stesse;

d)      a fronte della creazione di un'unica nuova imposta comunale sui servizi, che sostituirebbe l'IMU sulla prima casa e la Tares, di non inglobare la tariffa corrispettivo ad imposte e tasse, in quanto produrrebbe il risultato di un regredimento di quasi 20 anni nella materia delle politiche ambientali: in tal modo si toglierebbe al cittadino l’incentivo e la motivazione a svolgere il proprio dovere civico di responsabilità nei confronti dell’ambiente circostante.

 

La tariffa rifiuti deve rimanere uno strumento di economia ambientale, orientata alla riduzione dei rifiuti e alla incentivazione alla raccolta differenziata; infatti per un servizio come quello che riguarda i rifiuti, la forma più equa, razionale e più in linea con le norme comunitarie ispirate al principio del “chi più inquina più paga” è proprio quella di una tariffa commisurata ai rifiuti prodotti e al servizio reso.”

 

 

Il Vice Sindaco di Novafeltria, Ivana Baldinini, “…esprime la preoccupazione per le ripercussioni negative su famiglie ed attività economiche già colpite dalla crisi, ribadisce che il Comune ha dovuto adempiere a precisi obblighi legislativi e si augura che il Parlamento modifichi nei prossimi mesi (prima delle ulteriori scadenze previste per i pagamenti) la regolamentazione della Tares in termini di maggiore equità e inserendo criteri che incentivino la raccolta differenziata. L’ufficio tributi del Comune, da lunedì prossimo, è a disposizione dei cittadini per fornire tutti i chiarimenti sulle bollette e per rettificare eventuali, possibili, errori.”

 

 

Novafeltria, 24/08/2013

Comune di Novafeltria

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