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Lunedì 27 agosto 2012, ore 21, a Miniera, spettacolo teatrale "Là zò int’la Buga" tratto dal libro "La Buga" di Enzo Antinori

L’Amministrazione Comunale di Novafeltria invita, lunedì 27 agosto 2012, alle ore 21,00, a Miniera, allo spettacolo teatrale   Là zò int’la Buga”.

Lo spettacolo, tratto dal libro “La Buga” di Enzo Antinori, si inserisce nel programma di iniziative, promosso dal Comune, finalizzato al recupero e alla valorizzazione della storia locale, che è stata fortemente determinata dall’attività della Miniera dello zolfo di Perticara.

Lo spettacolo è messo in scena dalla Compagna “Briacabanda” di Cesena.

Ingresso gratuito.

Novafeltria, 24/08/2012

Assessorato alla Cultura

SCHEDA PRESENTAZIONE SPETTACOLO

Là zò int’la Buga

 

Perticara, anno 1961.

 

Sei minatori intrappolati nella miniera (la Buga) in seguito al crollo di una galleria; a casa le loro  donne che vivono il dramma esorcizzandolo in un calzino da rammendare, in un rosario, in un lavoro ai ferri. In mezzo c’è l’attesa: l’attesa di una squadra di soccorso che non si sa se arriverà mai; quella di un ritorno ai propri affetti, alle proprie case, appesa al filo della speranza.

 

Fantasia e realtà si mescolano in questo spettacolo il cui scopo è quello di mantenere viva la memoria di un pezzo di storia che ci conduce in un mondo sotterraneo, popolato da uomini con le facce sporche di terra e annerite dal fumo, molti dei quali laggiù lasciarono la loro vita; ma anche a quel mondo che ruotava intorno alla miniera, fatto di feste, balli accompagnati da una fisarmonica suonata da un ragazzetto, dalla musica della Banda dei Minatori.

 

Giorni scanditi dal suono del violino di un giramondo di passaggio o dal fischio della sirena che annunciava una nuova tragedia. Una squadra di minatori affiatata, che condivide con allegria la fatica e il dramma di trovarsi bloccati all’interno di una galleria crollata e un giovane minatore lucano che ha avuto la sfortuna di entrare in miniera, per la prima volta, nel giorno sbagliato.

Nel tempo che passa si sgranano storie che parlano di contrabbando, Resistenza, di emigranti e di briganti. Ma anche di amore, per una terra abbandonata, o per una donna che attende il ritorno del proprio uomo, padre della creatura che porta in grembo.

 

Là zò int’la Buga è una miscela di dramma, poesia, musica ed ironia, che ci colloca in uno spazio senza tempo, dove le voci delle tragedie sul lavoro di ieri si uniscono alle morti bianche di oggi e ci chiedono di non dimenticare, che reclamano giustizia, e implorano rispetto per la vita.

 

Gli attori in scena sono nove.

Le musiche sono eseguite dal vivo con strumenti acustici.

 

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